Nove Colli, una bellissima giornata di solidarietà e sorrisi
Dopo qualche giorno sul Giro d’Italia con la Trek-Segafredo, Ivan era oggi a Cesenatico per partecipare alla granfondo Nove Colli. Correva con la Dream Team (Mauro Gianetti, Joaquin Rodriguez, Rocco Cattaneo, Jury Chechi, Antonio Rossi e Cristian Zorzi) per la #NoveColli4Children. L’obiettivo era di percorrere 130 chilometri in meno di quattro ore per aiutare l’Istituto Oncologico Romagnolo (IOR) e i suoi progetti a favore del reparto oncologia pediatrica di Rimini. Il tempo era preso sul quarto arrivato. Gianetti, Rodriguez, Cattaneo e Ivan stavano per riuscire la sfida quando Ivan ha forato, vittimo da qualcuno che ha provato a rovinare la festa, spargendo chiodi sul percorso. Juri Chechi ha dato tutto per prendere il posto di Ivan ma purtroppo non è bastato, il tempo è stato di nove minuti più alto rispetto all’orario limite. Ma la grande generosità degli organizzatori ha subito fatto dimenticare la delusione : hanno deciso di devolvere ugualmente l’intera cifra di 20 mila euro, che sarà quindi dati all’oncologia pediatrica di Rimini.
Ivan, che ha toccato da vicino questa malattia, era davvero felice di essere presente oggi alle Nove Colli : "Quando si parla di Dream Team, vedere due campioni come Zorzi e Rossi che si aiutano a vicenda per arrivare al traguardo è una bella immagine del nostro sport e fa capire che la bicicletta unisce, la bicicletta ti permette di condividere momenti speciali. Bisogna sostenere l’utilizzo della bici. Per me la bicicletta è stata un gioco, poi il mio sport, il mio lavoro, in questo momento è ancora il mio gioco preferito. È uno strumento che ti regala benessere, sorriso, autostima. Soprattutto ti permette di condividere del tempo con delle persone. Un esperienza come oggi, Rossi e Zorzi insieme, con ogni probabilità non sono mai stati insieme per quattro ore condividendo fatica, sudore, è un momento molto bello del nostro sport. E complimenti agli organizzatori perché non c’è stato in 130 chilometri una strada aperta, una macchina nel percorso. E questo credetemi che in un circuito di un chilometro è molto semplice ma su un percorso in linea di 130 km e di 200 km non è una cosa semplice, quindi complimenti davvero".
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