Presentazione 43° Vuelta a Burgos
Una menzione speciale va a Francesco Gavazzi. Il capitano di Eolo-Kometa sente grande apprezzamento per questa gara, in cui ha vinto la prima tappa di questa edizione 2018 così speciale per la Fondazione, anche con un arrivo nei dintorni del castello della capitale di Burgos. Il ciclista valtellinese è stato il più veloce in una battaglia tra Astana e Sky, e ha indossato la prima maglia viola di leader. Speciale anche per Márton Dina, che a Burgos ha affrontato la sua prima grande corsa a tappe con l’allora struttura continentale due stagioni fa, e anno dopo anno ha fatto passi avanti nonostante le avversità degli incidenti.
"Mi è sempre piaciuta la Vuelta a Burgos, di cui ho un bel ricordo di una vittoria di tappa. Quest’anno sarà di nuovo una gara di alto livello, con diverse squadre WorldTour che renderanno il raggiungimento dei risultati sempre più difficile. Stiamo andando con una squadra giovane che senza dubbio cercherà di affermarsi e ottenere un buon risultato, anche se non sarà facile. Personalmente, sono in una buona condizione per lottare per questo. O almeno provarci. Nella Settimana Ciclistica Italiana ho raggiunto una buona pedalata dopo un periodo di lavoro e arrivo bene a una gara che ha giornate che mi si addicono e in cui sono solitamente forte", dice Gavazzi.
"Per me, la Vuelta a Burgos è una gara molto speciale e dura in cui il calore è anche molto importante. L’anno scorso mi aspettavo un po’ di più da me stesso, ma con il tempo il risultato finale non mi è dispiaciuto così tanto. Il primo giorno sono caduto, ho perso tempo e mi sono detto che dovevo migliorare la mia gestione del primo giorno. È stato un bel ricordo poter andare in fuga nella tappa Picón Blanco. La salita è davvero dura e lì ho perso tutte le mie energie. Quest’anno è in salita e in discesa. Non so come sia la discesa, e senza dubbio la salita sarà molto selettiva, ma la situazione della gara penso che sarà una storia completamente diversa”, dice Dina da parte sua. “Sarebbe bello essere nelle fughe o essere in grado di lottare per una delle classifiche secondarie. E naturalmente abbiamo due corridori come Gavazzi o Albanese che sono in grado di lottare per le volate, perché le tappe di Burgos non sono le tipiche tappe da sprint e le tappe che dovrebbero essere piatte non lo sono mai veramente e c’è sempre l’opzione del vento".
Le cinque tappe:
Martedì 3 agosto, 1° tappa: Burgos (Catedral) / Burgos (El Castillo) (161 km)
Mercoledì 4 agosto, 2° tappa: Tardajos / Briviesca (175 km)
Giovedì 5 agosto, 3° tappa: Busto de Bureba / Espinosa de los Monteros (173 km)
Venerdì 6 agosto, 4° tappa: Roa / Aranda de Duero (149 km)
Sabato 7 agosto, 5° tappa: Comunero de Revenga / Lagunas de Neila (146 km)
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